Rimandato al 7 maggio l’incontro di Napoli
Care amiche e cari amici, ci abbiamo provato, ma gli eventi drammatici della guerra in Ucraina, anche se non cancellano certo la nostra voglia di stare insieme e parlare di politica, ci spingono almeno a rinviare il nostro evento. Adesso, testa e cuore sono altrove. La presa di Kherson, l’assedio di Kiev, il conto dei morti e dei profughi, che comincia terribilmente a uscire dalla cortina di silenzio e disinformazione che accompagna ogni guerra, ci inducono a rinviare l’incontro di Napoli “Il riformismo è morto, viva il riformismo” a sabato 7 maggio. Questo weekend Volare sarà al fianco della lotta del popolo ucraino, partecipando alle manifestazioni nelle città italiane e destinando i risparmi dell’evento di sabato alle Ong attive nella gestione della crisi umanitaria. Partecipare e donare, adesso questo possiamo fare, sperando che la folle aggressione di Putin sia fermata, le armi tacciano e le cetre tornino a suonare.
E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nella piazza
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.