Il lavoro che cambia
di Titti Di Salvo
Lo Statuto ha 50 anni. Quali regole per riconoscere oggi il valore sociale, la dignità e la libertà del lavoro?
Il lavoro può essere sia emancipazione sia sfruttamento: farlo diventare l’una o l’altra cosa, dipende da noi. Politica, sindacato, imprese. Perché sia emancipazione dobbiamo sempre mettere al centro la dignità del lavoro, non l’assistenzialismo. Perché non sia sfruttamento dobbiamo leggere il lavoro che c’è oggi, non quello che c’era nel Novecento. Che si tratti di un operaio dentro una catena di montaggio o di un giovane dietro a una finta partita IVA, quello che non deve cambiare è la determinazione ad affermare i diritti. Di tutti. La crisi da Covid19 ha dimostrato tutta la debolezza del welfare in Italia. Una debolezza che non possiamo risolvere con qualche bonus mensile dato a destra o a manca. C’è bisogno di una riforma complessiva del nostro stato sociale. La trasformazione tecnologica stava già cambiando i lavori che faremo e il modo in cui lavoreremo. Adesso, questi cambiamenti andranno ancora più veloci e dovremo andare più veloci anche noi. Servono coraggio e immaginazione. Non partiamo da zero, come spesso dimentica la politica nella sua smania di piantare bandierine o lanciare task force. Su questi temi, per esempio, ci sono proposte che i promotori della nostra associazione portano avanti da tempo. Alcune le ricordiamo qui, come semplice punto di partenza di un percorso che vogliamo fare insieme a chi vorrà unirsi a Volare.
di Titti Di Salvo
Lo Statuto ha 50 anni. Quali regole per riconoscere oggi il valore sociale, la dignità e la libertà del lavoro?
di Chiara Gribaudo e Tommaso Nannicini
Disuguaglianze di genere, generazionali e geografiche.
di Maurizio Del Conte
L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Basta trasformare i denari in sussidi, servono riforme
Proposta del Sen. Tommaso Nannicini per un reddito di formazione che unisca il sostegno economico ad un percorso fatto di bilancio e certificazione delle competenze, orientamento, formazione e sostegno alla mobilità
Proposta del Sen. Tommaso Nannicini per un salario minimo individuato nei contratti collettivi firmati dai sindacati maggiormente rappresentativi sul piano nazionale, estendendo le tutele a tutte le lavoratrici e i lavoratori e istituendo per i rapporti di lavoro subordinati non coperti dalla contrattazione collettiva un salario di garanzia determinato tramite una Commissione paritetica di rappresentanti di lavoratori e imprese rappresentate al CNEL
di Chiara Gribaudo
La necessità di riscrivere uno Statuto che contempli le nuove fragilità, ovvero quelle che non c’erano cinquant’anni fa.
di redazione Volare
Lavoro, formazione, salute: i ddl del Sen. Nannicni che chiedono allo Stato di avocare a sé più competenze.
di Maurizio Del Conte e Tommaso Nannicini
Uno strumento di identificazione individuale della carriera formativa, professionale e di inclusione sociale.